Credenze e simbologia
Costume tipico indossato dalle donne calabresi, la Calabrisella ha da sempre rappresentato un capitale di famiglia da tramandare di generazione in generazione. Opera di esperti maestri artigiani del luogo, era considerato l’ abito della festa e veniva indossato la domenica e durante i giorni speciali . L’abito era ricco di decori e ornato con maestosi gioielli. Indossarlo per le ragazze era un privilegio: significava aver raggiunto la giovinezza e l’età per potersi sposare. Generalmente era composto da ben nove pezzi chiamati con nomi diversi in base al dialetto locale.
A cammisa: una camicia di lino bianco tessuta al telaio lunga due dita sotto il panno per mostrarne l’orlo;
U pannu : il panno di lana pettinata veniva indossato sulla camicia. Già dal colore del panno era possibile capire lo stato sociale della donna. Il panno era rosso se la donna era sposata, verde, blu o marrone se era nubile;
U bustinu: aveva la funzione di sorreggere il panno sia di modellare il corpetto e la vita della donna e veniva fermato con dei lacci;
U juppune: per copreire le spalle sopra il corpetto veniva indossato il corpetto a mezze maniche;
U dubrettu o gonneddhra: era una gonna blu molto plissettata cucita con 5 metri di stoffa. Nella parte posteriore veniva annodata formando una coda sia per comodità che per mostrare il panno. La coda veniva sciolta prima di entrare in chiesa o durante i funerali per nascondere la vivacità del panno rosso;
U faddàla: il grembiule è quasi sempre nero ed è di seta damascata, pizzo o di altri tessuti pregiati;
U ricciu: era un colletto circolare di seta tessuta a velo, pizzo o tulle a rete molto sottili cucito o attaccato alla manica;
I manicotti: le maniche sono un componente dell’abito a sé che venivano sovrapposte alla camicia ed erano realizzate con tessuti di seta ricamati;
U mandile: era il copricapo di seta bianca per le nubili o le futute spose e nero per le sposate e le vedove.
Il Tamburello è uno degli strumenti più tipici della cultura popolare calabrese, ha origini antichissime ed è diffuso soprattutto nel Meridione. Era uno strumento esclusivamente femminile, la cui forma circolare richiamava la somiglianza al Sole, simbolo della dea madre Astarte, dea della fertilità. In questo tamburello vi è raffigurato il vulcano Etna in eruzione al tramonto, suggestivo scenario visibile dalla costa calabrese.
Il Tamburello è uno degli strumenti più tipici della cultura popolare calabrese, ha origini antichissime ed è diffuso soprattutto nel Meridione. Era uno strumento esclusivamente femminile, la cui forma circolare richiamava la somiglianza al Sole, simbolo della dea madre Astarte, dea della fertilità
Collezione Folklore
Usi e costumi, canti, danze, credenze popolari si incontrano dando vita a questa collezione. Immagini simboliche che appartengono all’identità più autentica dei luoghi calabresi, come gli strumenti musicali: la lira, il tamburello o la zampogna; gli abiti caratteristici con i loro decori e colori simbolici; gli strumenti da lavoro, come quelli del telaio. Aspetti di vita quotidiana, dove si mescolava fatica, sopravvivenza, felicità per le cose semplici e legami forti e profondi.
Da non considerare come elementi sorpassati e primitivi, questi gioielli rappresentano e risvegliano ancora oggi la nostra cultura.
Storia e informazioni tecniche
Antiche vestigie intrecciano interpretazioni moderne, nascono “piccole sculture Gioiello”, soluzioni originali, che indossate, restituiscono memorie storiche e disegnano percorsi identitari. Le collezioni si diversificano, alcune si ispirano all’area del Mediterraneo e alla varietà delle sue forme viventi che popolano mare e terra e la impreziosiscono di molteplici colori e profumi. Altre raccontano di storie millenarie, di personaggi e oggetti che appartengono alla Mitologia, alla Leggenda, al Folklore che echeggiano ancora oggi in questi luoghi.
Le collezioni sono percorsi, che desiderano risvegliare l’identità a cui apparteniamo.
I “Gioielli di Calabria” vi guideranno in un viaggio senza tempo…
LASCIATI TRASPORTARE, INDOSSA L’ARTIGIANALITA’!
Dall’idea alla forma
I nostri Gioielli sono interamente realizzati a mano, pensati e progettati graficamente per poi essere tradotti in forme attraverso la modellazione, la rifinitura, la smaltatura, la cottura della porcellana e infine l’assemblaggio del prodotto finale.La porcellana è una materia preziosa, che ha origini millenarie. Definita in passato “oro bianco” richiede una doppia cottura, l’ultima raggiunge temperature che superano i 1250 gradi che permettono di ottenere bianchezza, durezza e trasparenza.I gioielli vengono poi lustrati con materiali preziosi come l’oro e il platino o madreperlati in un’altra fase di cottura definita “terzo fuoco”, per poi essere assemblati con materiali semi-preziosi e rigorosamente nikel_free.
La realizzazione di un gioiello ha bisogno di tempi lunghi, di prove, di fatica, di errori, di “lentezza” che non può essere azzerata dalle macchine. Ogni monile è creato singolarmente e la lentezza fa parte della sua unicità.
Dietro ad ogni gioiello c’è dedizione, cura e attenzione.
Recensioni
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